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Frazione Valfredda

frazione 51 valfredda
ORIGINI DEL NOME della Frazione Valfredda

La frazione deve il nome alla suo posizione – valle fredda.


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NOTIZIE STORICHE della Frazione Valfredda
frazione piazza old
Albergo Nuovo e Villa Vittadini

L’Oratorio Santa Maria Immacolata di Valfredda
Risale al 1650-60, come si può dedurre dal testamento di Caterina Assandri (17 luglio 1669). In detto testamento la sig. Caterina stabilisce che vengano celebrate delle messe nell’Oratorio di Valfredda.
Fino ai primi decenni del ‘900 l’Oratorio di Valfredda era funzionante, come da testimonianza di ultimi parrocchiani Limonta della Frazione Ca’ Soldato.

Leggi tutto sulle 13 Chiese di Montevecchia QUI.
fontana frazione valfredda
La Fontana di Valfredda

Il lavatoio e la fontana
La bellissima fontana in pietra adiacente al lavatoio è probabilmente costituita da un altare della chiesetta dedicata alla Madonna della Neve (oggi scomparsa) che sorgeva nei pressi della cascina. Osservando la fontana da vicino, sono ancora visibili le antiche incisioni

Il sentiero tra le Cascine Valfredda e Gaidana
Antico sentiero lastricato in pietra che collegava le due cascine. Lungo il percorso, poco prima del ponticello che attraversa il torrente si osserva sulla sinistra una sorgente (con muri di contenimento in pietra a secco) che riforniva le cascine di acqua per le abbeverate del bestiame.

cappelletta frazione valfredda

San Giobbe, il Santo Protettore dei bachi da seta 
Sopra una delle finestre della cascina c’è l’affresco di San Giobbe, il Santo Protettore dei bachi da seta. Molto probabilmente nella cascina si allevavano i bachi da seta.

La coltivazione del gelso
Risalente al 1451 conosciamo l’estimo del Monte di Brianza ed in particolare per la zona di Montevecchia le tasse imposte ai singoli cittadini, otto paganti (quindi probabilmente solo otto nuclei famigliari).

La storia della Famiglia Anghileri

La storia della nostra famiglia in Valfredda ha inizio quando Mario, nel 1949, allora dodicenne vi arrivò con i suoi genitori papà Luigi e mamma Giacomina e i suoi 8 fratelli, la maggiore una femmina Santina, gli altri tutti maschi. Prima di allora (Mario…) visse a Parre, paese della Val Seriana (BG), in una cascina simile a quelle ben descritte dal regista Olmi nel celebre film “L’albero degli zoccoli”; insieme a lui e la sua famiglia vivevano zii e cugini che con gli anni aumentavano sempre più. Per questa ragione si rese necessario dividere le famiglie d’origine e fu così che nonno Luigi, con l’aiuto di un mediatore, decise di spostarsi in Brianza (Montevecchia) e acquistare parte dei terreni e della cascina Valfredda.

La cascina Valfredda, risalente ai primi del 1800, era composta da un unico fabbricato su due piani disposto a corte aperta (forma a L) dove al piano terra gli spazi abitativi erano direttamente confinanti con locali rustici destinati a stalle e depositi mentre al piano superiore si trovavano le stanze collegate fra loro da un ballatoio esterno in legno. A lato del complesso principale ed indipendente dalla struttura della cascina si trovava un altro edificio/cascina (foto sotto); al piano terra adibito a stalla e il loggiato al piano primo a fienile.

001 STORIA Fam. Anghileri in Valfredda...

Quando arrivarono in Valfredda vi risiedevano già altre famiglie che poi però con gli anni abbandonarono questo luogo, così come alcuni dei fratelli di Mario, sposandosi andarono ad abitare in paesi vicini. Il fratello Agostino agli inizi degli anni ’70 partì come missionario laico in Zaire e ci rimase per circa trent’anni. Mario continuò l’attività agricola del padre con suo fratello Giacomo, Tommaso e la sorella maggiore Santina.

Nel 1972 Mario sposò Ancilla, figlia di Antonio Brivio e residente a Montevecchia in località Ghisalba; ebbero 3 figlie: Letizia, Lucia e Elena.

L’attività agricola consisteva nell’allevamento di mucche da latte e nel lavoro dei campi per trarre fieno e erba; il terreno a ronco veniva utilizzato per il pascolo delle mucche nella bella stagione.

  • D’estate, con la fine la fine della scuola, anziché partire per le vacanze al mare o in montagna io con le mie sorelle abbiamo sempre aiutato il papà Mario nei lavori nei campi: sveglia alle 6.00 per raccogliere l’erba fresca per le mucche in stalla; rastrellare il fieno nel primo pomeriggio e poi aiutare il papà nel mettere il fieno in cascina: dovevamo schiacciare il fieno per pressarlo il più possibile, per far questo percorravamo a carponi una a fianco dell’altra tutta la cascina. Mi ricordo bene quanto pizzicava il fieno sulle ginocchia tanto che alla fine erano tutte rosse.
  • Ricordo il profumo fortissimo del fieno.
  • Profumo dell’erba appena tagliata al mattino.
  • Oltre al lavoro nei campi il papà ci chiedeva un aiuto ogni volta che doveva spostare le mucche da un pascolo all’altro, dai ronchi della Valfredda si portavano alla Casa del Soldato oppure alla Gaidana. Ci si divideva: chi stava davanti, chi in mezzo alle mucche e chi in fondo alla fila…..Quando mi toccava stare in mezzo avevo sempre un po’ di paura perché stargli così vicina non mi faceva certo star tranquilla. Spesso poi lungo il tragitto capitava che scappassero e bisognava recuperarle e riportarle sul sentiero il prima possibile, non importava se dovevi correre in mezzo ai rovi e graffiarti le gambe!
  • Ogni giorno poi nel tardo pomeriggio noi bambine dovevamo andare a contarle per controllare che ci fossero tutte. Percorrevamo i sentieri che oggi fanno parte dei percorsi consigliati dal Parco del Curone per la scoperta delle sorgenti pietrificanti.
  • FONTANA ROMANA

Ricordo che spesso d’estate correvamo lì per poterci bere l’acqua freschissima della sorgente.

Di fianco c’è un lavatoio dove un tempo mia mamma e la zia Santina a volte andavano a lavare i panni e che noi, nelle calde giornate estive, usavamo come piscina…

  • Più diventavo grande e più dentro di me sentivo la fatica di dover rinunciare alle cose normali delle ragazze della mia età, al dover passare il tempo libero dell’estate nell’aiutare il papà nei lavori all’azienda agricola anziché passarlo coi miei amici… Ma era forte il senso di obbedienza che i nostri genitori ci hanno sempre trasmesso ed ora ne sono grata per l’insegnamento e i valori trasmessi non con le parole ma sicuramente con il fare, un fare semplice fatto solo di obbedienza alla realtà che avevano davanti nel quotidiano .. La mucca andava munta mattino e sera, l’erba doveva essere tagliata, gli animali accuditi quotidianamente, quindi cose semplici ma che dovevano essere fatte punto e basta…. Oggi invece spesso si fa fatica a fare le cose che sono necessarie o troviamo qualcuno che le fa per noi, la fatica non come obiezione ma come possibilità, è cosa tua e devi farla. Questa è storia comune di tutti quegli artigiani e agricoltori che tutti i giorni dedicano a questo angolo di Brianza rendendolo unico.
  • Se penso alla mia mamma l’ho sempre vista dedicata a suo marito, lo dico in positivo perché lo sentiva realmente come un compito… Ha fatto tanti sacrifici ma non l’ho mai sentita lamentarsi… era chiaro il grande valore che questa obbedienza e fatica portava….
  • 07 giugno 1995: Andrea lecchese entra a far parte della famiglia fidanzandosi con Elena (la + piccola…). Inizia così anche per me senza fatica, il respirare quando si poteva il lavoro nei campi… settimane estive in Valfredda…. Contribuendo al lavoro in campagna: nei campi, in stalla…

A poco a poco, questa vita, questo posto fatto di gente semplice, di profumi, di lavoro è entrato nelle vene, nei miei pensieri, per cui è stato facile decidere di lasciare l’ipotesi della città Lecco e decidere di ristrutturare Cascina Valfredda, oggi nostra residenza e casa con 5 figli.

Mario muore nel 2007 prima di veder ultimata la ristrutturazione della Cascina, ed una volta trasferiti definitivamente in Valfredda, ho sempre avuto a cuore la responsabilità di tenere vivo questo angolo di Montevecchia, dedicandomi alla cura del verde, all’attenzione del particolare, così come mio suocero faceva nel suo lavoro…

Inizia così l’idea di trasformare ciò che da sempre il territorio offriva… il duro lavoro nei campi soprattutto nella coltivazione del rosmarino, salvia, menta, timo ecc… è destinato alla vendita al dettaglio. Trasformare, dare un nuovo valore a ciò che la terra dona… sotto una veste nuova, dando un nuovo significato ai prodotti, una nuova anima, nuovi profumi, nuove sensazioni, nuova poesia… dando così ancora + risalto ad un territorio unico… per morfologia, prodotti, clima mediterraneo….

madonna valfredda
La Madonna col bambino

La Madonna del Carmelo di Valfredda

Sul muro esterno della cascina c’è un immagine della Madonna del Carmelo incorniciata. Scopri la storia raccontata da Arcilla Brivio QUI.

Ci racconta Ancilla Brivio

Come tutte le nostre frazioni anche questo nucleo era abitato da tante famiglie quasi tutte contadine, fra le quali c’era anche un lattaio, in tutto sei famiglie che nel tempo si sono trasferite
Nel 1958 il complesso viene acquisito da un famiglia di allevatori, i Bossetti, originari della bergamasca, genitori con otto figli.
Viene costruita la stalla e inizia l’allevamento di bovini da latte. Oggi l’allevamento è ancora in funzione ed è gestito dall’Az. Agricola Casati di Pianezzo.
Nella frazione Valfredda oggi risiedono ancora alcuni componenti della famiglia Bossetti.

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ATTUALITA’ della Frazione Valfredda

Acqua di Montevecchia

logo acqua montevecchia

Nel 2022 nasce nella Frazione Valfredda Acqua di Montevecchia, l’azienda che produce prodotti cosmetici e profumatori d’ambiente, ispirati dalla cura per la natura e il rispetto dei suoi ritmi.
La nostra storia raccontata dai nostri prodotti.
Per Te. Eccellenze, come il rosmarino, la vite e l’acqua… impiegate in modo completamente nuovo all’interno delle nostre ricette di bellezza.
Scopri i Prodotti Acqua di Montevecchia QUI.

Il sentiero tra le Cascine Valfredda e Gaidana

Il sentiero è stato riportato alla luce durante l’estate 2003 nell’ambito del Progetto “Conservazione e valorizzazione del paesaggio rurale per l’utenza integrata”, avviato con il contributo di Fondazione Cariplo.
I lavori di restauro del lastricato hanno impegnato per circa 10 giorni una squadra di volontari di Legambiente coadiuvati dalle Guardie Ecologiche del Parco.
Oggi il sentiero è di nuovo percorribile, dopo molti anni di abbandono in cui era rimasto completamente sepolto sotto il terreno e la vegetazione del sottobosco.

La Frazione Valfredda nelle Foto di Gigi Bonfanti (Kikki)

frazione valfredda kikki
PERCORSI CONSIGLIATI

Dalla Frazione Valfredda potete:

  • -> per visitare la Cascina Butto nella Frazione Butto, una delle tappe dei Sentieri del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, per visitare la Terrazza naturale panoramica con vista a 360° e il Centro Visite del Parco proseguire lungo il sentiero del parco n. 11 direzione Cernusco FS.
  • -> salire fino a Montevecchia Alta per la Piazza Agnesi e il Santuario di Montevecchia nella Frazione Piazza, passando dal parcheggio della Frazione Butto, salendo in alto sulla strada provinciale.
  • -> per visitare Cascina Ca’ del Soldato col Museo del parco e la zona attrezzata per un picnic nella Frazione Ca’ Soldato proseguire lungo il sentiero del parco n. 11 del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone direzione Perego.
  • Sentiero n.11 – Cernusco FS – Perego – Percorso completo QUI

Consulta la mappa delle 52 Frazioni di Montevecchia QUI.

FOTO della Frazione Valfredda
RICETTIVITA
logo acqua montevecchiaAcqua di Montevecchia
L’azienda produce di linea di soluzioni corpo e profumatori d’ambiente ispirati dalla cura per la Natura e il rispetto dei suoi ritmi.
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Scopri le altre 51 Frazioni di Montevecchia, consulta l’elenco completo QUI.

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Il Progetto Una storia di 52 frazioni è stato realizzato grazie al Bando Interventi a sostegno dell’attività delle Pro Loco Lombarde di Regione Lombardia.


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